Siglato il protocollo riqualificazione energetica nell'edilizia Confartigianato regista del primo accordo nazionale tra Architetti, Ingegneri, Periti, Geometri e Amministratori d'Immobili

Un protocollo sinergico per incentivare, sostenere ed aiutare gli interventi di miglioria e riqualificazione energetica nell'edilizia, quello fortemente voluto dalla Confartigianato Imprese Città Metropolitana di Venezia e sottoscritto oggi nella sede di Confartigianato Imprese Veneto dal presidente della Confartigianato Imprese Città Metropolitana di Venezia Salvatore Mazzocca, dal presidente dell'Ordine provinciale degli Ingegneri Ivan Antonio Ceola, dalla presidente dell'Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori Anna Buzzacchi, dal presidente del Collegio Geometri e Geometri Laureati Paolo Biscaro, dal presidente del Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati Angelo Boscolo Zemelo e dal mandatario della Provincia di Venezia e di Padova dell'A.N.AMM.I (Associazione Nazional-europea AMMinistratori d’Immobili) Diego Bordin.

 

Si tratta del primo protocollo del genere fatto in Italia, che qui, guardando nll'area della provincia di Venezia, riguarda il 59% degli edifici attualmente esistenti; ovvero quelli edificati dalla metà degli anni '40 fino agli anni '80 (i dati ISTAT dal 1946 al 1980 parlano di 93.725 edifici), ovvero quando classe energetica, risparmio e isolamento erano parametri minimamente considerati in fase progettuale, soprattutto nell'edilizia residenziale di tipo economico e popolare.

 

Il documento prevede un'operatività degli attori coinvolti a 360 gradi. “Per quanto riguarda la Confartigianato - commenta il presidente della Federazione Edilizia di Confartigianato Metropolitana Paolo Fagherazzi - compito dell'associazione sarà quello di realizzare in alcune aree della Città Metropolitana di Venezia dei percorsi formativi titolati “Costruire Veneto – uniformare i processi per la riqualificazione energetica dell'edilizia privata”, della durata di 32 ore ciascuno, per aggiornare i propri associati sulle novità legislative e tecniche del settore”. Ma non solo; Ordini e Collegi avranno il delicato compito di predisporre delle soluzioni standard di efficentamento energetico, ovvero realizzeranno totalmente 5 progetti dimostrativi di riqualificazione energetica architettonica e sismica su tipologie di edifici maggiormente diffusi sul territorio, con lo scopo di offrire a proprietari e condomini una sorta di esempio tecnico sulle tipologie di lavori da fare e sui costi e benefici dal punto di vista energetico. Per redarre questi 5 “timoni” della riqualificazione verranno scelte le 5 tipologie edilizie esistenti più comuni sul territorio - nelle aree di Mestre, Marghera, Sottomarina, Riviera del Brenta e tra il Sandonatese e Portogruarese - illustrando interventi di minima, di limitato impatto economico e di riqualificazione globale dell’edificio. In pratica i proprietari avranno così dei modelli su cui ragionare e fare due conti sui lavori da fare, in base ai risultati che si vorranno raggiungere. Compito di diffondere questi progetti “timone” spetterà agli amministratori d'immobili che hanno sottoscritto il documento e che, nel corso delle assemblee condominiali e gli incontri con i proprietari, faranno conoscere le relazioni tecniche maggiormente assimilabili all'edificio, con tabelle, costi d'intervento e vantaggi dal punto di vista dei costi di riscaldamento e gestione.

 

Un po' di dati (fonte elaborazioni società di analisi e ricerche economiche e territoriali Smart Land srl); con gli interventi di riqualificazione globale dell’edificio una famiglia che in media spende sui 2mila euro all'anno per le bollette energetiche, con interventi radicali potrebbe arrivare ad un risparmio anche dell'80% pari a circa 1600 euro all’anno, ai quali aggiungere i risparmi fiscali dati dagli incentivi governativi, pari al 65% della spesa. Tale efficentamento inoltre abbatterebbe anche le emissioni di gas serra, stimate anche queste sull'80%, pari, in provincia di Venezia, a 175mila tonnellate all’anno di anidride carbonica in meno emessa nell’ambiente all'anno.

 

 

Ma non solo. ”Gli interventi di riqualificazione – spiega il referente di progetto della federazione provinciale Edilizia di Confartigianato Metropolitana Siro Martin - più che una spesa sono  un vero e proprio investimento, capace di rivalutare un immobile anche del 33% e di fatto quasi azzerando il rapporto spesa sostenuta/nuovo valore dell'immobile sul mercato. Inoltre, l'ammodernamento del sistema edilizio in generale genererebbe una importante ripresa del settore edile, che a catena coinvolgerebbe tanti altri settori economici, rilanciando di fatto l'economia con interventi che darebbero inevitabili benefici riguardo i costi energetici e d'impatto ambientale”.

 

“Si tratta di un protocollo molto importante – commenta il presidente dell'Ordine provinciale degli Ingegneri Ivan Antonio Ceola – che oltre a creare una positiva sinergia e collaborazione tra le diverse figure professionali legate all'edilizia, faciliterà i percorsi d'ammodernamento e adeguamento del nostro patrimonio abitativo con un duplice risultato; quello di efficentare e rendere più sicure le abitazioni, rilanciando l'economia nello strategico settore edile”.

 

“Il risultato importante di questo accordo è che nella riqualificazione di un edificio prevarrà il concetto di “progetto unico” – sottolinea la presidente dell'Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori Anna Buzzacchi – . La collaborazione di più professionalità e competenze può ottenere un risultato efficace nel recupero architettonico e tecnico con innegabili vantaggi, anche economici, per la committente."

 

“Mettere a sistema le competenze dei professionisti specializzati permette di avere un quadro concreto degli interventi realizzabili e sostenibili per recuperare, rifunzionalizzare e valorizzare il parco edilizio esistente – rimarca il presidente del Collegio dei geometri e GL di Venezia Paolo Biscaro – e l’integrazione collaborativa con le imprese del settore edile fornisce la risposta ottimale. Un passaggio importante, dato che il settore civile rappresenta oltre un terzo dei consumi energetici e il solo residenziale ne copre più di un quinto. Con questo protocollo si gettano le basi per un investimento che può cambiare il volto di questo territorio”.

 

“Questo innovativo accordo ha la possibilità di diventare un protocollo di respiro nazionale – commenta il mandatario per la provincia di Venezia dell'Associazione Nazional-europea AMMinistratori d’Immobili Diego Bordin -. Per noi amministratori, oltre alla possibilità di aiutare i proprietari nel percorso di riqualificazione, che è la naturale evoluzione di un edificio, si tratta di un accordo che ci consentirà di diventare momento di contatto tra imprese qualificate, professionisti aggiornati nel campo della ristrutturazione e la committenza, creando una sinergia che come risultato avrà l'abbattimento dei costi di riqualificazione e di gestione degli edifici, con il miglior risultato possibile”.

 

“Consideriamo questo protocollo operativo molto importante – dice il presidente del Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati Angelo Boscolo Zemelo – uno strumentoche faciliterà il miglioramento dell'intero patrimonioedile provinciale, sia in chiave di una maggior sicurezza sia un minor costo gestionale, che per le famiglie vuol dire risparmio. Sarà nostro compito sfruttare al massimo le potenzialità di questo accordo, che vede il suo punto di forza nella collaborazione tra figure professionali altamente specializzate”.

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